C’è un aggiornamento normativo – passato abbastanza in sordina dato il periodo storico – su cui gli Organismi Notificati pongono l’attenzione durante le analisi dei fascicoli tecnici.
Si tratta dell’edizione 4.1 della norma EN 60601-1-2 Prescrizioni generali relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali – Norma collaterale: Compatibilità elettromagnetica – Prescrizioni e prove.
La EN 60601-1-2/A1:2021, questo il modo corretto di citarla, contiene aggiornamenti impattanti le prove di tipo e per questo motivo il recepimento della stessa potrebbe comportare la ripetizione o la nuova esecuzione di alcuni test.
La norma non è armonizzata e non è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, di certo però rappresenta lo stato dell’arte normativo in UE e per questo motivo è consigliabile applicarla da subito ai dispositivi medici in fase di prima certificazione. Al contrario, nel caso di prodotti già conformi all’edizione 4.0 per i quali si sta eseguendo la transizione all’MDR, è da valutare la possibilità di sviluppare un razionale con lo scopo di procrastinare l’esecuzione delle prove ad una fase successiva. Meglio se ad armonizzazione avvenuta.
I principali cambiamenti riguardano:
- Revisione della tabella che identifica a quali voltaggi e frequenze eseguire i test, per i dispositivi in cui il fabbricante identifica più voltaggi e/o più frequenze di alimentazione.
- Aggiornamento della tabella 9 indicante i valori dei test di immunità ai sistemi RF wireless di comunicazione per le porte di accesso esterne.
- Test di immunità che considerano la possibilità di avere un dispositivo medico direttamente esposto (<15cm) ad una fonte di interferenza nel range di frequenza da 9 KHz a 13.56 MHz. Queste fonti possono essere:
- Piani e forni per la cottura a induzione in ambienti domestici;
- Transponder e lettori RFID, ad esempio:
- Per l’identificazione degli strumenti chirurgici;
- Sistemi per evitare che tamponi, spugne o altro materiale rimangano nel paziente al termine di interventi chirurgici;
- Dispositivi di rilevamento della posizione (ad es. nei laboratori di cateteri); ecc.
- Nuove possibilità di approccio per testare dispositivi di grandi dimensioni per i quali non risulta possibile il posizionamento per intero all’interno di una classica camera semi-anecoica.
- Revisione totale dell’allegato F, dedicato all’interazione di tale norma rispetto al documento di gestione del rischio: viene richiesta una maggior puntualità nella definizione dei mezzi di riduzione applicati al fine di gestire i rischi legati all’emissione o all’immunità ai campi elettromagnetici.
Ogni situazione, anche in base all’Organismo Notificato di riferimento, richiede una valutazione indipendente e dedicata. Siamo a disposizione per aiutare i fabbricanti a stabilire l’impatto di questo emendamento sul proprio dispositivo medico.